LA TROTA

 

DESCRIZIONE

La trota è un Salmonide con il corpo slanciato e la pinna caudale ben sviluppata, che  ne fanno un perfetto nuotatore.
E' a suo agio nelle rapide acque montane ed è capace di superare con disinvoltura gorghi e cascatelle.
L'ampia bocca, con denti sia sull'arcata mascello-mandibolare che sul palato, ne denuncia l'indole vorace, predatrice, in continua ricerca degli invertebrati che costituiscono il suo cibo prevalente.


HABITAT

Vive nel corso alto del fiume, dove le acque confluiscono in ruscelli e torrenti.

 


ALIMENTAZIONE

La trota ha un'alimentazione variata, si nutre di pesci e avannotti, gasteropodi, crostacei, insetti, anellidi, larve. E' in grado di catturare gli insetti saltando fuori dall'acqua, grazie alla grande potenza muscolare della coda.


 

RIPRODUZIONE

La trota è pronta a riprodursi a due anni d'età, quando ha raggiunto una lunghezza di 20-25 cm. Le uova vengono depositate in una buca nella parte alta dei torrenti, dove le acque sono più pure. Ogni femmina produce fino a 2000 uova di circa 4 mm. di diametro, che si sviluppano in un tempo variabile a seconda della temperatura: a 12°C, per esempio, impiegano circa 30 giorni per schiudersi, ma se la temperatura scende, i tempi si allungano. Il primo segno esterno che rivela la crescita sono due macchie scure sulla superficie dell'uovo, i futuri occhi. Poi si abbozzano gli altri organi e apparati, finché si cominciano a intravedere le sembianze di un pesciolino, che porta nella zona ventrale un voluminoso sacco vitellino. A questo punto si ha la schiusa e con piccoli incerti movimenti il nostro pesciolino lungo non più di 2 cm cerca rifugio tra i sassi.


 

CURIOSITA'

Le trote hanno abitudini sedentarie, anche se possono compiere spostamenti per varie regioni. Una di queste è una rimonta a scopo riproduttivo, in cui maschi e femmine maturi risalgono il fiume verso le acque più pure e ossigenante delle parti superiori del corso. Un'altra è dovuta, invece, a sovrappopolamenti: la trota infatti non è un animale sociale e conduce vita solitaria nel proprio territorio.
Se in un tratto di fiume non c'è posto per tutti, ecco che gli individui in sovrappiù devono spostarsi, scendendo in zone che spesso non rappresentano per la trota l'ambiente tipico e ideale.